Nell’Ottobre del 1986, il Senato americano impone per la prima volta sanzioni economiche contro il Sudafrica, per fare pressione al governo sudafricano affinché cancelli l’Apartheid – un brutale regime di segregazione razziale in vigore da quasi quarant’anni.
L’approvazione delle sanzioni americane contro il Sudafrica, arrivata nonostante l’opposizione feroce del presidente Ronald Reagan, è il punto di arrivo di una lotta durata più di 30 anni – una lotta portata avanti non da presidenti e senatori, ma da una costellazione di associazioni e gruppi di attivisti sparsi per il territorio americano.
Questa costellazione – il movimento anti-apartheid americano – è riuscita a prevalere e a raggiungere il suo obiettivo grazie ad un’idea nuova di finanza: un nuovo paradigma, per cui la finanza e gli investimenti smettono di essere soltanto un sistema per gestire i propri soldi e diventano un’arma per portare avanti idee, battaglie e valori.